Seguici su

Opinioni

Tosatto: «Se il potere oggi mostra il pugno di ferro è perché sta per crollare»

Andrea Tosatto, ex sostenitore del M5s e psicologo, oggi scrittore e stand up comedian, presenta al DiariodelWeb.it il suo ultimo libro «Torna libero in tre mosse»

Fabrizio Corgnati

Pubblicato

il

I capi di Stato e di governo in una recente riunione del G7 (© Ansa)

È stato un convinto sostenitore del Movimento 5 stelle degli inizi, prima della modificazione genetica del partito. È stato uno psicologo clinico impegnato per decenni nella psico-educazione e nella formazione, salvo poi essere sospeso per non aver accettato di vaccinarsi. Oggi Andrea Tosatto ha scelto una nuova strada, quella di scrittore e stand up comedian, dedito a diffondere, con ironia e sarcasmo, quelle che lui definisce «verità scomode e a volte brutali». Il suo ultimo libro, «Torna libero in tre mosse», edito da Arianna editrice, è tratto dall’omonimo spettacolo. Così lo ha presentato al DiariodelWeb.it.

Andrea Tosatto, quali sono queste tre mosse per tornare liberi?
Non c’è nessun segreto, sono riportate sulla copertina del libro: dubita, informati e diventa consapevole.

In che modo si può acquisire questa consapevolezza?
Attraverso un’informazione il più possibile completa e variegata. Che si può ottenere solo mettendo in dubbio quella pappa preconfezionata che ci viene rifilata. E che, quando non è fallace, è quantomeno incompleta.

Come a dire, rialleniamoci a esercitare il pensiero critico nei confronti dell’informazione.
Assolutamente. Il mio libro vuole essere proprio un esercizio di mente critica. Tratto vari argomenti, riporto dati documentabili, ma senza arrivare a conclusioni certe. A me interessa esercitare l’arte del dubbio, in un periodo storico in cui ci insegnano la virtù del credere.

Essere liberi, d’altra parte, significa anche che ognuno può trarre le sue personali conclusioni.
All’inizio dei miei spettacoli dico sempre di non fidarsi di nessuno, neanche di me. Possiamo uscire dalla sala tutti con la stessa idea, ma anche ognuno con la propria. Abbiamo visto a quali storture ha portato il pensiero unico, storicamente ma anche in tempi recenti.

Questa diffusione della consapevolezza può essere l’inizio della costruzione di una via d’uscita?
È quello che spero. Quando stavo ultimando questo libro, qualcuno mi ha consigliato di aggiungere un capitolo di soluzioni. Ma ho preferito evitarlo: primo, perché non mi sento di indicare soluzioni di alcun tipo; secondo, perché auspico che ognuno, una volta risvegliato, troverà la sua. Sarà la coscienza collettiva, stavolta, a risolvere il problema.

Stavolta dal basso, senza appaltare le soluzioni a un sedicente leader o capopopolo.
Anche perché abbiamo visto che mai, mi sento di dire, un singolo individuo ha risolto qualcosa. A parte forse Gesù Cristo, che però se oggi vedesse per cosa si è fatto mettere in croce non so se sarebbe soddisfatto.

Come è arrivato lei a questo risveglio della consapevolezza? Quali sono state le sue personali tre mosse?
Mi hanno salvato la curiosità e lo spirito di contraddizione, che avevo fin da bambino. Ho cominciato a dubitare della narrazione mainstream ai tempi in cui mi avvicinai ai 5 stelle, verso il 2014. Mi resi conto che la realtà del Movimento era il contrario di quella che ci veniva raccontata: era venduto come iper-democratico, in realtà era forse il più padronale di sempre.

Quello che vedeva era in contrasto con il racconto mediatico.
Lì ho cominciato a leggere tra le righe. E ho continuato anche dopo, quando cominciarono a non quadrarmi la narrazione sull’Isis o sulle pandemie. Finché, nel 2018, non ricevetti l’audio di un’ex attivista del M5s, Eva Reali, che purtroppo morì di tumore proprio quello stesso anno.

Cosa diceva quell’audio?
Che non avrei potuto capire i vaccini se non mi rendevo conto di chi c’era dietro: la McKinsey, che dal 2013 sta lavorando a un piano globale di ristrutturazione sanitaria sul modello d’Israele.

E lei come lo sapeva?
Perché nel 2014 era stata avvicinata per fare da tramite con Giulia Grillo, che all’epoca non era nemmeno ancora ministro della Sanità.

Avevano già puntato sul suo cavallo.
Io, personalmente, non capii subito cosa mi stesse riferendo questa ragazza. Mi mancavano dei tasselli. Poi ho visto arrivare il Covid, i fondi gestiti dalla McKinsey, il green pass gestito dalla McKinsey, l’ufficio McKinsey nei nostri ministeri, la narrazione giornalistica sincronizzata… E ho pensato che qualcuno ci stesse prendendo per il Covid.

La delusione diffusa verso il M5s, ma soprattutto la sfacciataggine del sistema nella gestione del Covid, possono aver agevolato questa presa di consapevolezza? In altre parole, oggi sono aumentate le persone che non credono più al pensiero unico?
Sono d’accordissimo. Storicamente, quando le dittature mostrano il pugno di ferro, è perché sono a un passo dal crollo. Credo che stia accadendo la stessa cosa. Il potere, quello vero, è dovuto uscire allo scoperto, aumentando il controllo, proprio perché gli è esploso un tubo in casa. E tu puoi metterci la mano per cercare di arginare l’acqua, ma alla fine quella prende il sopravvento.

Seneca diceva che il vento non si ferma con le mani. Nemmeno se sei Rockefeller.
Soprattutto quando non è portato da una singola pecora nera, ma da una massa critica. Quando il cambiamento è soffiato da una collettività, è difficile che lo fermi una minoranza di mille persone, per quanto sia potente e radicata sul territorio.

Questo ottimismo è anch’esso profondamente in contrasto con la narrazione apocalittica e catastrofistica che si legge su tutti i giornali.
Perché la paura serve a chi controlla. Fa diminuire il livello di autoefficacia percepito, è nemica di qualunque risveglio spirituale. Mentre credo che una sana tranquillità ci porti naturalmente a procedere verso questa direzione, senza nemmeno bisogno di scossoni violenti.

Non serve la rivoluzione, ma un’evoluzione.
Esatto. È giunto il momento di ringraziare questi individui per i servizi svolti e semplicemente licenziarli.

Che impressione le fa oggi vedere il Movimento 5 stelle, in cui ha creduto, nelle mani di Giuseppe Conte?
Mi fa lo stesso effetto che mi fa tutta la politica. Quando realizzi che si limita ad amministrare ma non decide, non ha alcuna autonomia, quando ti rendi conto di aver a che fare con tanti burattini, allora perde d’interesse. Ti viene naturale guardare a chi tira i fili. I singoli politici sono talmente intercambiabili che, quando il potere vero sente la necessità di alleggerirsi, non esita a scaricarli come zavorre.

Continua a leggere le notizie di DiariodelWeb.it e segui la nostra pagina Facebook

2 Commenti

1 Commento

  1. Avatar

    Ida Rosalba di Biase

    17 Gennaio 2023 at 15:01

    Se il processo di consapevolezza della persona porta alla scoperta del lato oscuro della collettività, la persona può scoprire il proprio lato oscuro e correggere gli errori di percorso. Penso che il suddetto processo sia bidirezionale nel senso che dall’uno si arriva tutto e dal tutto all’uno. Gli alchimisti dicevano come sopra così sotto, come l’interno così l’esterno.Dovremmo fare qualche riflessione più approfondita sulle dinamiche riguardanti il Sistema di cui facciamo parte ed i suoi sottosistemi .

  2. Avatar

    Fabio

    17 Gennaio 2023 at 20:48

    ho sentito anche io l’audio di Eva Reali.
    da rabbrividire.
    è morta di cancro ma gia mesi prima sosteneva che in uno degli incontri con gli esseri che l’avevano contattata, probabilmente era stata avvelenata.
    Insomma se sei puro, rischi la vita.
    certamente non è la prima e non sarà l’ultima.
    R.I.P.

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *