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L’inutilità dell’utile: riflessioni sulla felicità

Esiste un valore intrinseco nelle azioni gratuite, quelle compiute senza secondi fini, le quali costituiscono la vera essenza della felicità

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Madre e figlia felici
Madre e figlia felici (Depositphotos)

Nel mondo contemporaneo, siamo immersi in una cultura dominata dalla dittatura dell’utile, dove tutto deve avere un esito calcolabile. Questa visione riduce la vita a una serie di atti funzionali, svalutando tutto ciò che non si conforma a questa logica. Tuttavia, come suggerito dall’editoriale “Fermate il mondo, voglio scendere”, esiste un valore intrinseco nelle azioni gratuite, quelle compiute senza secondi fini, le quali costituiscono la vera essenza della felicità.

La gratificazione nell’inutile

L’esempio di Niccolò Machiavelli, costretto a ritirarsi dalla vita politica, illustra come la vera gioia possa emergere dalle attività non finalizzate a un risultato pratico. Il suo rifugio nella cultura e nella riflessione suggerisce che la conoscenza e l’autentica comprensione della vita si trovano al di là delle metriche utilitaristiche.

Contrariamente alla visione utilitaristica, le discipline come la filosofia, la letteratura e l’arte possiedono un valore intrinseco che trascende il loro utilizzo pratico. Queste attività, spesso etichettate come inutili, arricchiscono lo spirito umano e offrono una via per scoprire il significato più profondo della vita.

L’attuale tendenza a valutare ogni aspetto della vita in termini di efficienza e funzionalità porta a una deumanizzazione progressiva della società. Questa visione riduttiva porta all’alienazione, come illustrato dalla tragica storia di Indy, dove la vita umana viene misurata in termini di utilità piuttosto che di dignità intrinseca.

Riscoprire il cuore e la bellezza

Per contrastare la tirannia dell’utilitarismo, è essenziale riscoprire il valore della bellezza, dell’amore e delle emozioni, che rappresentano aspetti fondamentali dell’esperienza umana. La bellezza e l’amore si manifestano in forme che non sono immediatamente utili o produttive, ma che sono essenziali per una vita piena e significativa.

Dall’arte rupestre alle invenzioni che hanno trasformato il mondo, la storia umana è ricca di esempi in cui l’inutile ha giocato un ruolo fondamentale. Questi esempi dimostrano come la creatività e l’innovazione spesso emergano da attività che inizialmente non avevano un obiettivo pratico o utilitario.

E’ tempo di rivalutare il significato e l’importanza di ciò che è considerato inutile nel contesto utilitaristico. Riconoscere il valore dell’inutile non solo arricchisce la nostra esperienza umana ma ci aiuta anche a riscoprire le qualità che ci rendono veramente umani: la capacità di amare, di apprezzare la bellezza e di trascendere i confini dell’utilità materiale. Questa è la chiave per una società più equilibrata e umana, dove la felicità e il significato non sono misurati solo in termini di utilità.

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