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Adesso nel PD spuntano anche le tessere «gonfiate»

Una corsa al tesseramento perlomeno sospetta, che ha portato Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo e Elly Schlein a chiedere subito di fare luce

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I quattro candidati alla segreteria del Partito Democratico PD ospiti della trasmissione In Mezz'ora in +
I quattro candidati alla segreteria del Partito Democratico PD ospiti della trasmissione In Mezz'ora in + (© Agenzia Fotogramma)

Scoppia un caso-tessere nel PD, i dati di alcune città fanno scattare l’allarme al quartier generale democratico e tutti i candidati alla segreteria intervengono subito per chiedere “chiarezza” e “trasparenza”. Come già accaduto altre volte, ad allarmare è il boom di iscrizioni registrato in alcune zone: ci sono casi in cui le adesioni hanno quasi eguagliato i voti presi dal Pd alle elezioni. Una corsa al tesseramento perlomeno sospetta, che ha portato Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo e Elly Schlein a chiedere subito di fare luce.

La Schlein si era fatta sentire già ieri sera e oggi ha ribadito la sua posizione a Radio Immagina. “Abbiamo letto di tesseramenti gonfiati che non rispettano le regole che ci siamo dati. Occorre la massima trasparenza. Non accetteremo di vedere i soliti giochi dei pacchetti delle tessere, o dei signori delle tessere. E’ anche una questione di cambiare il metodo di questo partito, anche da qui passa una credibilità diversa”.

Simile la linea di Bonaccini: “Sul tesseramento vanno garantiti trasparenza e rigore. Ogni anomalia va immediatamente risolta. Sobrietà e trasparenza sono i primi requisiti del Pd che vogliamo. Laddove c’è un’anomalia, non solo in Campania, va perseguita e risolta. Si può sbagliare, ma dobbiamo essere persone per bene”.

E Gianni Cuperlo aggiunge: “Contro i ‘signori delle tessere’: ho chiesto assoluta trasparenza. Discutiamo e votiamo. Ma difendiamo l’onestà di un partito che deve risalire il sentiero e costruire l’alternativa alla destra”.

Il regolamento del congresso, per evitare il fenomeno dell’acquisto di ‘pacchetti’ di tessere, stabilisce che “è fatto espresso divieto di pagare con lo stesso strumento di pagamento più di 3 iscrizioni. Non è consentito l’uso di carte di credito non nominative o prepagate”. Ma, appunto, i dati che arrivano in queste ore hanno fatto scattare l’allerta.

Furfaro: “Bonaccini si dissoci da chi rivendica boom di tessere”

Stefano Bonaccini deve prendere le distanze da chi, come il presidente del Consiglio regionale campano Gennaro Oliviero, spiega il boom delle tessere con l’appeal della candidatura del presidente dell’Emilia Romagna. Lo dice Marco Furfaro, deputato Pd e portavoce della mozione Schlein.

“È la prima volta in vita mia che sento una persona rivendicare a sé e al candidato che sostiene la crescita improvvisa e anomala di migliaia di tessere in posti dove il Pd ha meno voti che tessere. Ma come fa Oliviero a sapere che il magico e improvviso aumento di tessere a Caserta e provincia riguarda un solo candidato? Come può candidamente dichiarare che il tesseramento di massa – 6.800 tessere negli ultimi quindici giorni in un provincia dove su 104 comuni solo 5 circoli del Pd sono attivi – è per Bonaccini?”.

Aggiunge Furfaro: “Che il tesseramento cresca, ne siamo tutti felici. Che cresca in modo anomalo necessita di controlli. Che qualcuno sappia che 7.000 persone si iscrivono per un candidato o per l’altro getta ombre inquietanti su un tesseramento che è personale, certificato e online. Ci aspettiamo che Bonaccini prenda subito le distanze dalle dichiarazioni di Oliviero e siamo certi che lo farà perché nessuno nella comunità democratica condivide questi metodi. Il congresso servirà anche a spazzare via questo modo di concepire la politica. Vogliamo un partito in cui le tessere aumentino ogni giorno, non solo alla vigilia dei congressi”.

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