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Politica

Candidatura Vannacci e la sfida di Crippa (Salvini) a Crosetto e Fratelli d’Italia

Il ministro della Difesa caustico sulla candidatura voluta dal vicepremier alleato: “La sua elezione aiuterà il Carroccio e anche l’esercito”. La replica del leghista Crippa: “Si candidi lui, così aiuterà Leonardo”

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Guido Crosetto
Guido Crosetto, Ministro della Difesa (© Agenzia Fotogramma)

Nel contesto delle crescenti polemiche legate alla candidatura del generale Roberto Vannacci alle elezioni europee per la Lega, le parole di Andrea Crippa, vice-segretario della Lega, assumono un tono ancor più critico nei confronti del ministro della Difesa, Guido Crosetto. Crippa, nel suo intervento, non solo ha messo in discussione l’attuale posizione di Crosetto, ma ha anche lanciato una sfida diretta, sottointendendo forse che il ministro potrebbe non godere di un ampio sostegno popolare se decidesse di presentarsi agli elettori.

Secondo Crippa, se Crosetto si candidasse con le sue posizioni politiche personali, verrebbe forse sostenuto solo da una ristretta cerchia, come gli amministratori di Leonardo, azienda in cui ha precedentemente operato come consulente. Questa affermazione punta a sottolineare una presunta disconnessione tra il ministro e la base elettorale più ampia, ipotizzando che il suo ruolo attuale sia più il risultato dei voti raccolti dalla Presidente Giorgia Meloni piuttosto che di un sostegno diretto degli elettori.

Crippa dice quello che Salvini pensa?

Crippa, parlando con toni così decisi, non solo esprime una critica personale ma riflette anche un sentimento più ampio all’interno della Lega vicina a Matteo Salvini, rivelando implicitamente che le sue parole possono essere viste come un’estensione del pensiero del leader della Lega. Questo legame suggerisce che la posizione di Crippa non sia isolata, ma faccia parte di una strategia più ampia di posizionamento politico all’interno della Lega e nel contesto politico nazionale ed europeo.

Il dibattito sulla candidatura di Vannacci, quindi, si carica di una dimensione più ampia, diventando un campo di battaglia su cui si misurano non solo le ambizioni individuali ma anche le dinamiche interne al partito e le strategie per le future elezioni europee. In questo scenario, la sfida lanciata da Crippa a Crosetto non è solo un invito a misurarsi con l’elettorato, ma anche un modo per testare la solidità e la coerenza delle leadership all’interno del centrodestra, ponendo le basi per un dibattito che va ben oltre la figura di Vannacci, toccando i nervi più profondi del centrodestra italiano.

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