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Meloni, le leggi da rispettare e l’ottimismo degli italiani

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla festa per il decennale di Fratelli d’Italia: «Non c’è governo che possa fare una norma perfetta se il popolo non dà una mano»

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Giorgia Meloni (© ANSA)
Il Presidente del Consigli, Giorgia Meloni, alla festa per i 10 anni di Fratelli d'Italia (© ANSA)

“L’auspicio” di Giorgia Meloni “per l’anno che entra è che le cose vadano meglio per gli italiani, anche un po’ meglio in termini di ottimismo”. Chiudendo con una sua intervista la festa per il decennale di Fratelli d’Italia, la presidente del Consiglio ha detto: “Noi siamo sempre a piangerci addosso, ma nell’ultimo trimestre l’Italia (il Pil, ndr) è cresciuta più della Germania, della Francia e della Spagna. Ennesima dimostrazione del fatto che abbiamo un sistema produttivo solido, resiliente, fatto di gente che si rimbocca le maniche. Mi piacerebbe dare un po’ di ottimismo, ci sarà un governo che farà del suo meglio senza avere padroni, che per cinque anni cercherà di dare stabilità all’Italia, che è fondamentale”.

Tuttavia, ha aggiunto la leader di FdI, “non c’è governo che possa fare una norma perfetta se il popolo non dà una mano. Diciamo sempre ‘fatta la legge trovato l’inganno’, sarò fiera del lavoro che avrò fatto come Stato italiano quando gli italiani non cercheranno l’inganno ma riterranno che le leggi vanno rispettate perché sono leggi giuste”.

«A me stessa di 10 anni fa direi continua a credere»

Guardi la Giorgia Meloni di dieci anni fa, cosa le direbbe adesso? “Fatte gli affari tuoi”, ha replicato la presidente del Consiglio nelle battute finali dell’intervista con la quale ha chiuso la festa per il decennale di Fratelli d’Italia. “No, scherzo, direi… brava no, era dieci anni fa, lo dovevo ancora dimostrare. Direi ‘arriveranno giorni molto complessi, ti interrogherai molte volte sul fatto di aver fatto o meno, continua a credere e gli italiani lo capiranno'”, ha aggiunto.

Meloni: «Governo è il riscatto di chi era figlio di un dio minore»

“La cosa che mi ha colpito di più è quanta gente si è commossa quando noi siamo arrivati al governo. Faccio io la battuta prima che me la facciano: ‘non erano commossi, stavano a piagne’…. Questo governo – ha ripreso la leader di FdI – è il riscatto di tante persone che per anni erano considerate figli di un dio minore ma che sapevano che alla prima prova avrebbero dimostrato il loro valore. Perché questo è il primo governo uscito dal voto e non da un gioco di palazzo: per cui le questioni personali, l’interesse di partito, qui sono assolutamente secondari”.

«Dl rave? Norma che rifarei, chi vuole si metta in regola»

“Rifarei sicuramente la norma sui rave, norma che ho fatto perché la volevo fare, sulla quale ho sentito valutazioni molto bizzarre. L’altro giorno al Senato – ha spiegato Meloni – ho sentito un intervento del capogruppo dell’AVS che era illuminante. Io non potevo rispondere, perché ormai sono in questo ruolo. La tesi era: voi tarpate il bisogno di divertimento di tanti giovani, in Italia non ci si potrà più divertire e poi questa gente fa anche mercato”.

“Il punto non è che non si possa più organizzare un rave in Italia ma che se lo vuoi fare non lo fai illegalmente, ma rispettando le regole: vuol dire che ci paghi le tasse, chiedi le autorizzazioni e assumi le persone in regola, quello che fanno tutti quelli che vogliono fare qualcosa. Segnalo a questa gente che non hanno il Pos, e come si fa a pagare con la carta di credito se non hanno il Pos nei rave party?”.

«Migranti? Italia ha rialzato testa, Ue ora discute confini»

“E’ curiosa la reazione francese di fronte alla prima nave di una Ong che sbarcava in Francia, 230 persone a fronte di 94mila che sono arrivate da noi dall’inizio dell’anno?. Credo – ha aggiunto Meloni sempre sul tema delle migrazioni – che la soluzione non vada trovata nei ricollocamenti ma nella comune difesa dei confini esterni dell’Unione europea. E se il Consiglio europeo ha deliberato che il tema preminente della prossima riunione sarà dedicato al tema delle rotte migratorie e della difesa dei confini esterni è perché l’Italia ha alzato la testa e ha chiesto che si parli di questo problema”.

Meloni: «Non mi pento di niente e non mi faccio condizionare»

“Non mi pento di niente, mi dispiace di non essere riuscita a partecipare al vertice di Alicante perchè non ho l’età per indossare un vestito con le spalle scoperte a quattro gradi (la serata alla Scala, ndr) e sono dovuta restare a casa. Leggo pochissimo i giornali perché non voglio essere condizionata, preferisco fermarmi a parlare con la gente, faccio quello che la mia coscienza sente”.

«Non ritiro la querela a Saviano, lui politicizza io no»

“Non ritiro la querela a Roberto Saviano che mi ha dato della bastarda quando ero all’opposizione accusandomi della morte di un bambino. Per me un intellettuale non ha bisogno di argomentare con parole del genere…. Chiedo alla magistratura se dare del bastardo a qualcuno sia critica o accusa infamante, penso la magistratura risponderà, io non politicizzo il tema, questo lo sta facendo Saviano. Sono una cittadina che ha querelato un altro cittadino, perchè se sono politici di centrosinistra a querelare va bene e se sono di destra non va bene?”, ha concluso Meloni.

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