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Politica

Gli Stati Uniti e l’Italia: un approccio soft sulla Cina per salvaguardare interessi comuni

La visita di Giorgia Meloni negli Stati Uniti ha rafforzato il partenariato con l’Italia. Nessun “diktat” USA sulla Cina; l’Italia decide il proprio approccio. Cauta uscita dal memorandum 2019

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Italia-Cina: Giorgia Meloni con il presidente cinese, Xi Jinping
Giorgia Meloni con il presidente cinese, Xi Jinping (© Fotogramma)

Nei rapporti con la Cina, gli Stati Uniti dimostrano di avere fiducia nell’Italia come partner. La recente missione di Giorgia Meloni a Washington ha attirato l’attenzione sulla posizione dell’Italia riguardo alla Cina, e la premier ha chiarito il senso dell’incontro con Joe Biden nella Casa Bianca. Tuttavia, ciò che differisce dalla narrativa mainstream è l’approccio degli Stati Uniti verso l’Italia, che non mira a imporre alcun “diktat” su Roma. Invece, Washington rispetta la sovranità italiana e lascerà all’Italia la decisione sul futuro del Memorandum del 2019 con la Cina, una decisione cruciale che potrebbe influenzare gli interessi italiani.

L’approccio americano: nessun “diktat” su Roma

Il vertice tra Giorgia Meloni e Joe Biden ha toccato temi importanti, inclusa la Via della Seta e la relazione con la Cina. Meloni ha sottolineato che gli Stati Uniti non cercano di richiedere o imporre qualcosa all’Italia. L’approccio americano è basato sul rispetto della libertà decisionale italiana. La Casa Bianca ha chiarito che spetta all’Italia prendere una decisione riguardo al rinnovo del Memorandum del 2019 entro la fine dell’anno. Pertanto, la domanda non è se Roma rinnoverà il documento, ma piuttosto come l’Italia intende uscirne, preservando i propri interessi.

L’Italia, la Cina e le alleanze con Germania e Francia

L’Italia è l’unica nazione del G7 che ha aderito alla visione neo-imperiale di Pechino tramite il Memorandum del 2019. Questo contrasta con Germania e Francia, anch’esse pilastri di Nato e Ue, che intrattengono affari con la Cina senza essere legate alla cornice imposta dalla precedente amministrazione italiana. Pertanto, l’uscita dall’accordo richiede una strategia ponderata da parte dell’Italia per tutelare i propri interessi senza generare tensioni diplomatiche con Pechino.

Il momento chiave per comunicare a Xi Jinping

Giorgia Meloni ha comunicato la decisione di Roma a Xi Jinping riguardo al Memorandum, ed è stato scelto attentamente il momento per farlo: durante la missione a Pechino. Tuttavia, la premier non ha fatto annunci roboanti durante l’incontro con Biden, poiché enfatizzare l’uscita dal Memorandum avrebbe potuto creare tensioni con la Cina. Le fonti del governo hanno assicurato che non ci sarà uno strappo, e Roma opta per un approccio “soft” per tutelare i propri interessi, contando sull’appoggio degli Stati Uniti.

Il documento congiunto: focus sulla Cina

La dichiarazione congiunta rilasciata dopo il bilaterale nello Studio Ovale riflette l’importanza della Cina nelle relazioni tra Stati Uniti e Italia. Entrambi si impegnano a rafforzare le consultazioni bilaterali e multilaterali riguardo alle opportunità e alle sfide poste dalla Cina. Queste opportunità riguardano aspetti economici e commerciali, mentre le sfide derivano dall’aggressività cinese in diversi scenari, comprese le ambizioni sulle catene di approvvigionamento e tecnologie occidentali.

Equilibrio tra apertura e protezione degli interessi

Durante l’incontro con Biden, Giorgia Meloni ha evidenziato i limiti del libero scambio senza regole che ha favorito principalmente la Cina nel contesto della globalizzazione. L’Italia si impegna a trovare un equilibrio tra l’apertura economica e la protezione dei propri interessi strategici. In caso di possibili “ritorsioni” cinesi, che sembrano improbabili date le reciproche necessità economiche, gli Stati Uniti sono pronti a sostenere l’Italia, poiché l’interscambio commerciale tra i due Paesi vale già un centinaio di miliardi di dollari e ha il potenziale per crescere ulteriormente.

Conclusione

La recente missione di Giorgia Meloni negli Stati Uniti ha confermato la fiducia degli Stati Uniti nell’Italia come partner affidabile. Washington rispetta la sovranità italiana e non cerca di imporre decisioni a Roma. L’Italia è chiamata a decidere come gestire la propria relazione con la Cina, puntando a salvaguardare i propri interessi strategici. La visita futura a Pechino sarà cruciale per comunicare la decisione italiana in maniera delicata. Inoltre, il documento congiunto tra gli Stati Uniti e l’Italia riflette l’importanza della Cina nelle consultazioni bilaterali e rafforza il sostegno reciproco in un contesto di opportunità ed eventuali sfide. L’Italia si impegna a bilanciare l’apertura economica con la protezione degli interessi strategici, e gli Stati Uniti sono pronti a sostenere Roma in questa scelta. L’equilibrio tra gli interessi delle nazioni è cruciale per mantenere rapporti stabili e proficui nell’arena internazionale.

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