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Salute

Pesce acrobatico salta nella gola di un uomo: salvato per miracolo

Una sogliola viva salta in gola a un pescatore che ne rimane soffocato. L’uomo va in arresto cardiaco, ma viene salvato in extremis dai medici del Pronto Soccorso

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Bancodi pesce
Bancodi pesce (© Depositphotos)

Una sogliola salterina è letteralmente volata nella gola di un pescatore. L’uomo, incredulo, si è così trovato con la gola chiusa e ha iniziato a soffocare. L’ostruzione gli ha causato un arresto cardiaco. Il pronto intervento dei soccorsi sul luogo dell’accaduto ha permesso di salvarlo in extremis rimuovendo il pesce dalla gola. Lo sconcertante episodio è accaduto a Boscombe, nel Sud dell’Inghilterra. Qui, un pescatore di 28 anni, di cui non è stato rivelato il nome, il 5 ottobre scorso aveva partecipato a una giornata di pesca insieme a degli amici, ma qualcosa è andato storto quando si è messo a scherzare con la sogliola appena pescata e ancora viva.

Il salto in gola

Il pescatore che aveva appena preso la sogliola, per scherzare con gli amici se l’era messa ancora viva sulle labbra, tenendola più o meno stretta. Solo che all’improvviso, il pesce si è liberato della presa e rivoltandosi si è infilata direttamente in bocca, finendo in gola e soffocando il malcapitato. Uno degli amici ha subito chiamato i soccorsi e ha iniziato a praticargli la CPR (Cardiopulmonary resuscitation) o rianimazione cardiopolmonare.

Il dottor Matt Harrison, responsabile del servizio ambulatoriale sud occidentale di emergenza, ha dichiarato di essere arrivato sul posto in meno di due minuti. E di essersi subito messo al lavoro per salvare la vita al pescatore, che nel frattempo era andato in arresto cardiaco. «Inizialmente non conoscevano la vera estensione della situazione o cosa stesse soffocando il paziente – ha raccontato ai media locali Martyn Box, altro paramedico intervenuto sul luogo dell’incidente – ma quando abbiamo domandato cosa fosse accaduto, ci hanno detto che aveva un pesce intero bloccato nella gola».

I tentativi di salvataggio

Mentre i paramedici continuavano a praticare la CPR, si sono resi conto che il paziente non riceveva ossigeno, e rischiava di morire da un momento all’altro. «Era chiaro che dovevamo tirare fuori il pesce e che questo paziente non sarebbe sopravvissuto al breve viaggio all’ospedale Royal Bournemouth – ha poi ha dichiarato Harrison – Ho usato un laringoscopio per estendere completamente la bocca e la gola e ho visto quello che è apparso come un tessuto alterato in gola. Utilizzando una pinza McGills ho potuto sbloccare alla fine la coda e con molta attenzione, in modo da non rompere la coda tirando ho cercato di rimuoverlo, anche se i barbigli e le branchie del pesce stavano bloccando il percorso».

Bastava un piccolo errore

I paramedici si sono subito resi conto che sarebbe bastato un errore nel tentativo di tirare fuori il pesce dalla gola che per il pescatore non ci sarebbe stato più nulla da fare. «Avevo la massima consapevolezza che avevo solo un tentativo per riuscire a farcela – ha proseguito Harrison – Se per caso avessi perso la presa o un pezzo si fosse spezzato o che fosse scivolato più lontano alla vista, non ci sarebbe stato più niente che avremmo potuto fare per recuperare l’ostruzione».

Dopo diversi tentativi, nella più massima attenzione e tensione, si è riusciti a rimuovere il pesce e constatare che era una sogliola intera di oltre 15 centimetri. Per fortuna è stato possibile tirare fuori il pesce mentre l’uomo era ancora vivo, e una volta portato in ospedale pare si sia poi ripreso abbastanza bene, ma una cosa è certa: non scherzerà mai più con un pesce vivo.

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