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Calcio

Basta una zampata di Dimarco per mandare l’Inter in finale di Coppa Italia

E’ dell’esterno cuore nerazzurro il gol che permette alla squadra di Simone Inzaghi di battere la Juventus e arrivare per la seconda stagione consecutiva all’ultimo atto della coppa nazionale

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Federico Dimarco con la maglia dell'Inter
Federico Dimarco con la maglia dell'Inter (© Agenzia Fotogramma)

MILANO – Basta una zampata di Dimarco per mandare l’Inter in finale di Coppa Italia: è dell’esterno cuore nerazzurro il gol che permette alla squadra di Simone Inzaghi di battere la Juventus e arrivare per la seconda stagione consecutiva all’ultimo atto della coppa nazionale. Una prestazione di sostanza per l’Inter, che si prepara al meglio al rush finale di una annata in cui il loro futuro è ancora tutto da scrivere, tra semifinale di Champions League contro il Milan, rincorsa al quarto posto e, appunto, la caccia alla seconda Coppa Italia di fila.

Alla Juventus resta la delusione di una prestazione sottotono, anche alla luce delle assenze che tolgono diverse opzioni offensive ad Allegri, ma, in attesa delle decisioni a livello di giustizia sportiva (“esclusione dalle coppe? Solo indiscrezioni, nessuna novità” ha spiegato nel pre-partita il cfo Calvo), per i bianconeri ora la testa andrà all’Europa League e al mantenere la posizione in zona Champions in campionato.

Inzaghi: “Finale meritata, rispetto con Allegri”

“Bellissima serata, partita intensa e finale meritata per noi nell’arco di queste due partite. Volevamo tornare a Roma e ci torneremo. Ci mancano 10 partite, speriamo che ce ne sia una un più e giocando a questi ritmi non è facile”. COsì l’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi commenta la qualificazione in Coppa Italia ai danni della Juventus. “Sono stati bravissimi i ragazzi, non abbiamo perso un metro contro una squadra di grande qualità. Abbiamo alternati momenti in cui li abbiamo presi alti ad altri in cui ci siamo abbassati da squadra vera. Le sensazioni sono ottime”.

Ha voluto Acerbi e la sta ripagando: “Con fatica i dirigenti mi hanno accontentato. Lo conosco e ha qualità fuori e dentro il campo. Ci sta dando una grossa mano e insieme ai suoi compagni sta facendo un ottimo percorso nelle coppe”. Barella e Lautaro sono due trascinatori. “Sono due giocatori importantissimi, con qualità fisiche e tecniche. sarebbe però riduttivo parlare dei singoli. La cosa importante è che ora riesco ad avere tutti eccetto Skriniar”. Infine un retroscena. Con Allegri “Ci siamo salutati, c’è tantissimo rispetto. Mi ha fatto i complimenti per l’approdo in semifinale di Champions”.

Allegri: “Addormentati sul primo gol”

“Abbiamo fatto un primo quarto d’ora addormentati e abbiamo preso gol, ma nel complesso abbiamo fatto una buona partita. Non abbiamo segnato e siamo usciti dalla Coppa Italia”. Così Massimiliano Allegri ai microfoni di Mediaset dopo la sconfitta per 1-0 in semifinale di Coppa Italia ad opera dell’Inter. “Bisogna ricaricare le energie e rimboccarsi le maniche. Abbiamo la Lazio a due punti e dobbiamo tenere a distanza la Roma e il Milan” continua. Danilo non dall’inizio perché “ha giocato tutte le partite, mentre Bonucci stava meglio e doveva rientrare. Non siamo riusciti a ribaltare il risultato, ci abbiamo provato ma bisogna aumentare attenzione e cattiveria”.

In avanti poco pericolosi: “Per 60 minuti abbiamo fatto una buona partita contro un’Inter forte. Bisogna essere forti in questo momento, ce ne capitano di ogni. Col Napoli abbiamo preso un gol da polli, l’andata l’avete vista tutti. Tutto passa e alla fine le cose tornano. Nell’intervallo ho cambiato perché loro si sono abbassati e ci serviva più presenza in area. C’era bisogno di far recuperare Milik, Chiesa si è dato da fare però abbiamo buttato via troppe palle. Dobbiamo tenere le spalle larghe e andare avanti”.

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