Calcio
Massimiliano Allegri e la Juventus: fine di un’era tra scaramanzia e polemiche
La Juventus ha esonerato Massimiliano Allegri il 17 maggio, a cinque anni esatti dalla fine della sua prima avventura. L’esonero è avvenuto a causa di comportamenti non compatibili con i valori del club. Paolo Montero, allenatore della Primavera, guiderà temporaneamente la squadra, con Thiago Motta previsto per il futuro.
Il 17 maggio rappresenta una data simbolica e ironica per Massimiliano Allegri, che oggi, a cinque anni esatti dalla fine della sua prima avventura alla Juventus, vede il suo secondo mandato concludersi in circostanze ben più tumultuose. Nonostante Allegri non sia particolarmente superstizioso, l’esperienza con Massimo Cellino, noto per la sua scaramanzia, potrebbe averlo reso più attento a queste coincidenze.
L’esonero di Allegri è stato formalizzato questa mattina, con un comunicato ufficiale della Juventus che sottolinea come i comportamenti tenuti dal tecnico durante e dopo la finale di Coppa Italia non siano stati compatibili con i valori del club.
Il comunicato della Juventus
L’annuncio del club è stato chiaro e deciso: “La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegri dall’incarico di allenatore della prima squadra maschile. L’esonero fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta. Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime 3 stagioni insieme con la finale di Coppa Italia. La società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri”.
La “pace” con Vaciago
Il contesto dell’esonero risale ai fatti avvenuti al termine della partita di Coppa Italia contro l’Atalanta. Allegri, conosciuto per il suo temperamento e per la sua passione, ha avuto uno scontro con il direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, che ha suscitato molto scalpore. Nonostante i tentativi di ricomposizione, con una dichiarazione congiunta rilasciata all’ANSA in cui si legge: “In riferimento ai fatti avvenuti nel post gara di Atalanta-Juventus e dopo il botta e risposta mediatico, Massimiliano Allegri e Guido Vaciago dichiarano che, dopo essersi parlati, hanno risolto l’incresciosa situazione che li ha riguardati e hanno definito ogni loro questione con spirito di collaborazione e senso di responsabilità”, la decisione della Juventus era ormai presa.
L’ultima di Allegri alla Continassa
L’ultimo giorno di Allegri alla Continassa è stato caratterizzato da un clima di consapevolezza e rassegnazione. Arrivato al centro sportivo in mattinata a bordo della sua Cinquecento, Allegri ha diretto il suo ultimo allenamento con la squadra, sapendo già che sarebbe stato l’ultimo. Dopo la seduta, ha lasciato la Continassa per recarsi presso la redazione di Tuttosport, dove ha incontrato Vaciago per appianare le divergenze nate durante la finale di Coppa Italia.
Squadra a Montero
La Juventus, ora senza guida tecnica, ha deciso di affidare temporaneamente la squadra a Paolo Montero, allenatore della Primavera bianconera. L’annuncio ufficiale è atteso nelle prossime ore. Montero, ex difensore bianconero e attuale allenatore dell’Under 19, è a Frosinone con la squadra per una partita di campionato e sconterà lì la sua giornata di squalifica, in modo da poter essere disponibile per la prima squadra nella prossima partita contro il Bologna. Per il futuro, si parla già di un’intesa con Thiago Motta, attualmente alla guida del Bologna, che potrebbe subentrare ad Allegri per la prossima stagione.
La situazione interna alla Juventus risulta particolarmente complessa, con un finale di stagione che vede la squadra ancora impegnata a garantire un piazzamento europeo. La scelta di esonerare Allegri a due giornate dalla fine del campionato sottolinea la gravità delle tensioni interne e la volontà della società di voltare pagina con decisione.
Allegri, che ha scritto pagine importanti della storia recente della Juventus, lascia dopo aver vinto numerosi trofei, ma anche dopo un ritorno che non ha saputo replicare il successo del passato. Il suo futuro è ora incerto, ma il suo nome rimarrà legato a doppio filo a quello della Juventus, sia per i successi che per le polemiche che ne hanno caratterizzato l’ultimo periodo.
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