Casa
Interior design: la casa parigina di Arnaud Behzadi è un mix di stili e culture
Quando si deve arredare uno spazio domestico, tra i dilemmi più frequenti rientrano quelli relativi allo stile. Chi ne ama diversi si trova spesso in difficoltà e non sa letteralmente come muoversi per evitare che, a lavori finiti, l’effetto risulti eccessivo.
Per fortuna esistono esempi che dimostrano il contrario, regalando grande ispirazione.
La casa parigina di Arnaud Behzadi, con il suo mix di stili e culture, rappresenta un perfetto esempio di come l’interior design possa fondere elementi diversi in un insieme armonioso, riflettendo la personalità e le esperienze del proprietario.
L’interior design, infatti, offre infinite possibilità per personalizzare e trasformare gli spazi abitativi, combinando estetica e funzionalità. In linea generale, tra le soluzioni più apprezzate ci sono l’uso di mobili su misura, l’integrazione di opere d’arte e l’adozione di materiali naturali che aggiungono calore e carattere agli ambienti.
I rivestimenti per le pareti, come ad esempio queste carte da parati di qualità, sono una scelta versatile per creare atmosfere uniche, grazie alla loro capacità di introdurre colore, texture e motivi che spaziano dal classico al contemporaneo.
Tornando alle caratteristiche della casa dell’archistar – Behzadi è nato a Teheran ma si è trasferito a 11 anni a Parigi, città che, ancora oggi, ospita il suo studio – ricordiamo che è distribuita su due piani in un edificio di tre (quello più basso è dedicato a degli uffici che hanno un ingresso indipendente).
Di esempi di elementi di design legati a periodi diversi, come già detto, ce ne sono diversi.
Tra i più interessanti è possibile menzionare il salotto, ambiente importantissimo in qualsiasi casa. Behzadi e la moglie, che condividono, oltre alla vita familiare, anche quella lavorativa, per questa stanza della loro casa hanno scelto innanzitutto delle pareti caratterizzate da una raffinata finitura dégradé.
A dare ulteriore personalità allo spazio ci pensano i complementi, in particolar modo il tavolino in marmo anni ‘80, protagonista di un armonioso contrasto con le sedute anni ‘70, caratterizzate da una forma avvolgente e dall’utilizzo della pelle, materiale molto in voga in quel periodo.
La magia della luce naturale
Behzadi, che è operativo anche con uno studio a Dubai, in occasione delle interviste che ha rilasciato sulla sua dimora parigina, caratterizzata dalla presenza di ben due terrazze, ha affermato che lui e la moglie sono stati attirati, nel vedere la casa la prima volta, dal fascino della sua luce naturale.
La dimora, che si trova in un palazzo risalente agli anni ‘30, presenta infatti finestre su ogni lato, peculiarità che garantisce luce costante in tutte le stanze.
Intenzionati a valorizzare al massimo questo importantissimo aspetto, nella scelta dei colori dominanti negli interni si sono focalizzati su cromie polverose e, in generale, tendenti al soft.
Si passa dal rosa a un raffinato mix tra il marrone e il grigio.
Le tonalità che richiamano i colori della terra, particolarmente di moda nell’ambito del design negli ultimi due anni e riscoperte di recente da Behzadi, sono anch’esse spesso chiamate in causa nella dimora.
La scelta di orientarsi verso colori sobri non è certo sinonimo di banalità. A movimentare gli interni della casa parigina delle due archistar ci pensa infatti la scelta delle texture e dei materiali.
Per quanto riguarda i secondi, non si possono non citare scelte eleganti come il travertino, scelto per il camino e per un tavolo, che troneggia in sala da pranzo, progettato da Behzadi stesso e dalla moglie Cathy Crinon, nome nell’ambito del design di mobili nonché direttore creativo dello studio.
Degno di nota sempre in merito ai materiali è pure il metallo arrugginito, senza dimenticare il felicissimo matrimonio tra lacca, ottone e velluto, i materiali scelti per la testata del letto matrimoniale della coppia.
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