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Economia & Lavoro

Tax credit e bonus edicola, uniche ancore di salvataggio per il settore

Il Presidente di Snag Confcommercio Andrea Innocenti: “Bisogna prorogare queste misure anche per il 2023 e garantire l’utilizzazione dei fondi già stanziati per il 2022”

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Riviste in edicola (© Pixabay)
Riviste in edicola (© Pixabay)

In Italia ci sono ad oggi 12.500 edicole distribuite in 5.814 Comuni ma oltre 2.100 non ne hanno nemmeno una, ed altrettanti sono a rischio desertificazione avendo solo un punto vendita. Ne consegue che è assolutamente necessario sostenere la rete di vendita con adeguate forme di sostegno se si vuole garantire la capillarità nella diffusione della stampa sul territorio nazionale.

Il 40% delle edicole sono imprese femminili e solo il 9% sono imprese gestite da un under 40. La stragrande maggioranza sono ditte individuali o micro-imprese a conduzione familiare, con una percentuale consistente di società di persone (circa il 15%), mentre sono pochissime le società di capitali. Particolare attenzione deve essere riservata alle regioni del Meridione dove la rete delle edicole è più fragile.

Le Regioni con il miglior rapporto edicole/abitanti sono la Liguria (1/2.711), la Sardegna (1/3.478), l’Emilia Romagna (1/3.992 abitanti) e la Toscana (1/3.442). I rapporti più bassi si riscontrano al Sud (ad esempio in Sicilia una edicola ogni 6.928 residenti, in Calabria una ogni 5.912 e in Basilicata una edicola ogni 5.934 residenti).  Dall’analisi dei dati dal 2019 al 2022 risulta incontrovertibilmente che il tax credit edicole ha salvato la rete di vendita della stampa e ha permesso di arginare il rischio desertificazione in molti territori. Lo stock di edicole nel 2021 ha un saldo negativo del – 6,5% quando nel 2019 registrava un tasso del – 13,3 %.

Il commento del Presidente di Snag Confcommercio Andrea Innocenti

“Tax credit e bonus edicole possono garantire la sopravvivenza e lo sviluppo della rete di vendita della stampa ma bisogna prorogare queste misure anche per il 2023 e garantire l’utilizzazione dei fondi già stanziati per il 2022. In un settore a fallimento di mercato come la vendita della stampa, la vera sfida è rappresentata dalla sostenibilità economica della rete di vendita. Per il 2022 il “tax credit edicole” ha garantito questa sostenibilità e il “bonus edicole” previsto dal DPCM di novembre può (laddove siano previsti meccanismi di attribuzione semplificati) offrire una chance per lo sviluppo tecnologico e la sperimentazione di nuove modalità di consegna delle pubblicazioni.”

“I problemi  – aggiunge Innocenti – arrivano con il nuovo anno, perché, per il 2023, non è ancora prevista nessuna misura di sostegno del settore: ad oggi non sono previsti né il Tax credit (che è fondamentale per la sostenibilità economica, oggi ancora più importante in considerazione della crisi energetica e dell’aumento generalizzato dei costi di gestione), né il Bonus Edicole (che è indispensabile per promuovere modernizzazione e sostegno domanda, con nuove modalità di consegna).”

E spiega: “Si sta creando un pericoloso corto circuito nel quadro di sostegno alle edicole tra incertezze nell’erogazione dei fondi 2022 e ritardi nella proroga dei sostegni alle edicole per il 2023: è fondamentale, da un lato, riconfermare sia il tax credit che il bonus edicola anche per il 2023, per offrire un quadro di sostegno certo alle imprese del settore, dall’altro, erogare con procedure estremamente rapide e semplificate le somme già stanziate nel Fondo Straordinario  per il 2022 a vantaggio delle edicole. Tax credit e bonus edicole sono misure che hanno finalità diverse, non sono fungibili ed anzi sono misure perfettamente sinergiche perché la prima assicura la sostenibilità e la capillarità della rete, mentre la seconda promuove lo sviluppo tecnologico e la diffusione della stampa.”

“Prorogare e stabilizzare” i bonus per le edicole

Il sottosegretario Barachini – scrive Snag Confcommercio nella nota – in Audizione in Commissione Cultura ha dichiarato di voler “prorogare e stabilizzare” i bonus per le edicole. Sono dichiarazioni programmatiche importanti, per le quali come SNAG abbiamo espresso e continuiamo ad esprimere grande apprezzamento, ma l’assenza di misure in Legge di Bilancio per il 2023 e le incertezze sulle modalità di erogazione del bonus 2022 destano preoccupazione in categoria.

“Mi auguro  – sottolinea il presidente dei giornalai di Confcommercio – che il bonus edicole per l’anno 2022 venga erogato con criteri semplificati, su base forfettaria per i maggiori oneri gestionali (sul modello dei precedenti bonus edicola), a tutte quelle edicole che intendono sostenere investimenti per l’informatizzazione o garantire servizi di consegna innovativi. Abbiamo rappresentato queste criticità al Dipartimento e al nuovo Capo Dipartimento Fiorentino e siamo fiduciosi che verranno individuati criteri tali da consentire l’utilizzo di tutti i fondi stanziati.”

E aggiunge: “E’ bene ricordare che le edicole non hanno la facoltà di variare i prezzi di vendita della stampa e non possono compensare in alcun modo l’aumento dei costi di gestione. Il tax credit  è quindi uno strumento, oggi più che mai, vitale. Chiediamo – conclude – a Governo e Parlamento di prorogare anche per il 2023 il credito d’imposta ai punti vendita esclusivi e, in via residuale, ai punti vendita non esclusivi, nella misura già prevista per il 2022 di 4000 euro annui, e di estendere le voci di spesa ammesse, con un innalzamento del tetto massimo per le imprese femminili e giovanili e quelle che sono l’unico punto vendita nel territorio di un Comune e di confermare il bonus edicola stabilizzando questi interventi per l’avvenire.”

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