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Esteri

Un’opportunità per la pace: l’iniziativa ucraina e le implicazioni internazionali

La proposta di pace per l’Ucraina, avanzata da Andriy Yermak, collaboratore stretto del presidente Zelensky, suggerisce una soluzione in tre fasi per terminare il conflitto. Mentre la controffensiva ucraina non raggiunge risultati cruciali, le nazioni neutrali, come Cina e Brasile, potrebbero giocare un ruolo chiave nella mediazione

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Il Presidente ucraino Zelensky con il suo omologo americano, Joe Biden (© Agenzia Fotogramma)
Il Presidente ucraino Zelensky con il suo omologo americano, Joe Biden (© Agenzia Fotogramma)

KIEV –  Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha fatto luce su una proposta che potrebbe segnare una svolta nel conflitto che affligge l’Ucraina. La dichiarazione al quotidiano La Repubblica presenta una strategia strutturata in tre fasi per concludere questo conflitto che dura da anni.

Le fasi della proposta

  1. Consultazioni diplomatiche: La prima fase prevede incontri con ambasciatori di diversi Paesi in Ucraina per dettagliare la Formula di Pace ideata da Zelensky.
  2. Pianificazione della sicurezza: La seconda fase porterebbe alla creazione di un documento strategico curato dai consulenti per la sicurezza nazionale, presentato poi ai leader mondiali.
  3. Vertice Globale per la Pace: L’ultima fase sarebbe un incontro a livello globale, considerato un pilastro nella ricerca della pace.

Il ruolo delle potenze neutrali

Nonostante la mancanza di una partecipazione russa, nazioni neutrali come Cina, Brasile, Arabia Saudita, India e Sud Africa potrebbero avere un impatto decisivo. L’apertura manifestata da Kiev durante il vertice di maggio e il summit a Gedda hanno sottolineato l’influenza crescente di Pechino, legando ulteriormente i destini di questi paesi.

La realtà sul campo di battaglia

Contrariamente alle aspettative iniziali, la controffensiva ucraina non ha prodotto risultati sostanziali, come riportato da fonti affidabili come il Washington Post e il Wall Street Journal. Questo scenario complica la posizione di Kiev, soprattutto considerando le aspettative occidentali.

Le sfide politiche del 2024

Il prossimo anno rappresenta un punto cruciale per gli alleati occidentali di Zelensky. Con le elezioni in vista sia negli Stati Uniti che in Europa e un calo del sostegno pubblico alla guerra, la necessità di una soluzione diventa sempre più impellente.

NATO: Integrità territoriale e dilemmi diplomatici

Recentemente, Stian Jenssen ha rivelato un crescente dibattito all’interno della NATO su come concludere il conflitto. Anche se la NATO ha sottolineato la sua posizione invariata sull’integrità dell’Ucraina, la dichiarazione ha rivelato la complessità della situazione.

Di fronte alle sfide sul campo di battaglia e alla pressione internazionale, la diplomazia potrebbe emergere come il percorso più fattibile per l’Ucraina. Zelensky potrebbe dover considerare concessioni territoriali, ma in cambio di garanzie solide per la sicurezza nazionale.

La potenziale adesione alla NATO potrebbe essere sostituita da una strategia di difesa nazionale robusta, trasformando l’Ucraina in una sorta di baluardo inviolabile, simile a Israele, ma nel contesto europeo.

Conclusione

L’iniziativa ucraina segna un possibile cambiamento nella direzione verso una soluzione pacifica al conflitto. Con la giusta combinazione di pressione internazionale, diplomazia e strategie difensive, l’Ucraina potrebbe finalmente vedere la luce al termine di un lungo tunnel bellico.

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2 Commenti

1 Commento

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    Ernesto Cremonesi

    18 Agosto 2023 at 21:38

    Mi sembra un tentativo di uno sfascia carrozze che voglia sfasciare ancora di più la futura composizione europea… Fossi un voce nazionale indipendente, mi rifiuterei di partecipare ad un summit del genere. Sempre permane l’ignoranza angloamericana a cui l’europa deve essere asservita! Avere in europa uno stato nazionale ebreo, questa è il vero fine, sarebbe la rovina di tutte le civiltà europee e mediterranee. Questa classe ebrea deve essere allontanata come atto di difesa contro una possibili nazificazione dell’europa il cui processo è già in fase avanzata ed è necessario contrastarlo in tutte le maniere!!! Poi rimane l’assurdità di voler fare una pace lasciando fuori competizione l’avversario più influente e più forte sotto ogni aspetto!!! Cretineria USSA con una tinteggiatura indelebile di ignoranza anglosassone!!!!!!!!!!1

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    Mario Ferrian

    18 Agosto 2023 at 22:22

    Mi chiedo: ma come scrivete, da dove nascono i vostri commenti? Si parla di strategia di difesa nazionale, l’Ucraina come baluardo inviolabile (di che?), imminenti elezioni americane e in EU. Diciamocelo chiaro: sia gli esportatori di democrazia (accompagnata da bombe), sia l’inesistente EU hanno perso lo scontro e chiaramente,un prolungamento andrebbe a loro svantaggio tanto politico, quanto economico e tanto come armi. Questo è il motivo del loro ripensamento perchè la guerra(e lo sapete meglio di me) l’avevano iniziata loro nel lontano 2014 e i piani erano chiarissimi( accerchiare la Russia con le basi NATO per poi demolirla economicamente dividendola in diverse repubbliche). Ora, pensate che Putin sia cosi stupido da dare ascolto alla NATO (con a capo gli USA), dopo che hanno disatteso (vigliaccamente) gli accordi fatti anni or sono.Miei cari, il vincitore (e io farei cosi) non scende a patti, non si accontenta di concessioni territoriali e se mira a Kijev pretenderà pure essa (antica capitale russa).Termino con un pensiero di Hanna Arendt: “La guerra non restaura diritti, ridefinisce i poteri”.

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