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Ducati Monster: la storia di una leggenda che dura da 30 anni

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Ducati Monster+
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Oltre trent’anni di storia e un posto inamovibile nel cuore di migliaia di appassionati. La Ducati Monster è una moto iconica dal fascino leggendario, in cui potenza ed estetica si combinano in pieno stile italiano.

La Monster è considerata un simbolo delle naked sportive. Dal 1992 a oggi sono stati venduti oltre 350.000 esemplari, diventando così una delle motociclette più amate e rappresentative della casa di Borgo Panigale.

Prima di raccontare la sua storia, è opportuno soffermarsi su una curiosità: l’origine del nome. “Monster” in inglese significa ovviamente “mostro”, ma in realtà si narra che l’idea arrivò da una parola dialettale bolognese dal medesimo significato. Un operaio della Ducati, dopo aver visto il primo prototipo, avrebbe infatti esclamato: «Ma l’è proprio un monster».

La nascita della Monster e gli anni Novanta

Miguel Galluzzi è il designer che ha progettato la prima Ducati Monster 900, presentata per la prima volta al salone Intermot di Colonia nel 1992. È caratterizzata da un telaio con traliccio in tubi e motore a carburatori con distribuzione desmodromica e, appunto, 900 di cilindrata.

Nei concessionari la Monster, dal design minimalista e aggressivo, debutta nella primavera del 1993. Sempre a proposito del nome, la versione di Galluzzi farebbe invece riferimento ai pupazzetti di gomma molto popolari negli anni Novanta, i Monsters, con cui erano soliti giocare i suoi figli.

Nell’anno successivo arriva la Monster 600, la più venduta, e nel 1996 la 750 color argento. Il 1998 è un anno importante per Ducati, che esce dal gruppo Cagiva e rinnova la sua gamma, introducendo il colore nero opaco. Un anno dopo fa la sua comparsa nella 900 l’iniezione elettronica.

I modelli principali dal 2000

La prima grande novità del nuovo millennio è, nel 2002, l’introduzione del modello Ducati Monster S4, che rivisita il motore della Ducati 916 e anticipa la nuova sospensione posteriore priva di archetto di reazione del forcellone, per un aspetto ancora più snello. L’iniezione elettronica, inoltre, si estende definitivamente su tutta la gamma, a partire dalla Monster 620IE.

Dal 2003 arrivano le Monster 800 e 1000, ma soprattutto l’S4R al posto dell’S4, che sfrutta tutta la potenza del motore Desmoquattro da 113 cv e presenta sul retrotreno per la prima volta il forcellone monobraccio a traliccio. Altre novità tecniche sono il doppio scarico alto sul lato, le pedane separate e il manubrio Magura in lega di alluminio a sezione variabile.

Tali introduzioni si ritrovano poi dal 2005 nella Monster S2R 800, mentre la S4R si evolve nella S4Rs con motore Testastretta con cilindrata 998 e 130 cv di potenza. Il resto degli anni Zero e poi i Dieci sono animati da una serie di versioni e colorazioni, mentre nel 2012 Ducati viene acquisita al 70% da Audi (gruppo Volkswagen). Tra i modelli, da segnalare la Ducati Streetfighter del 2008 e la 1100 EVO con bicilindrico.

La Ducati Monster oggi

Nel 2021 la Monster viene completamente rinnovata, abbandonando il telaio a traliccio in tubi, sostituito da un front frame in alluminio più leggero. Il motore è il testastretta da 937 di cilindrata e 111 cavalli e una sempre più avanzata dotazione elettronica.

Nell’attuale listino Ducati Monster figurano le versioni rinnovate di Monster e Monster+, oltre alla Monster SP. Tra le caratteristiche, il telaio front frame in alluminio, i fianchi stretti, un design essenziale e un versatile motore Testastretta 11°.

Spicca inoltre l’edizione limitata che celebra il trentesimo anniversario dell’iconica naked della casa bolognese.

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