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Deodorant Challenge, la demenziale sfida del deodorante che ustiona

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L’ennesima sfida demenziale proposta sul web o al parco: un’altra vittima con ustioni gravissime

Internet e i social potrebbero essere considerati degli eccellenti strumenti per conoscere cose e situazioni che non abbiamo mai visto prima d’ora. Un modo per imparare a guardare il mondo con occhi diversi, interagendo con persone provenienti da ogni angolo del pianeta. In maniera totalmente inaspettata, però, sempre più persone – specie giovani – lo utilizzano per fare cose demenziali e rovinarsi la vita. Tra le varie challenge o sfide che si possono trovare in questo momento sul web c’è anche quella del deodorante, la quale sembra aver portato una ragazza alla comparsa di ustioni gravi sulle braccia. Ecco i dettagli della vicenda.

La sfida del deodorante

Sembra che molti giovani di oggi siano facilmente soggetti a cadere nelle trappole della società moderna. Una di queste è rappresentata dalle sfide che vengono proposte sul web, proprio come quella del deodorante. Detta così non sembra niente di pericoloso ma invece lo è: le persone che accettano la challenge si spruzzano continuamente del deodorante fino a provocarsi ustioni gravi. Se vi state chiedendo qual è il motivo per cui uno dovrebbe farsi del male in questo modo, è presto detto: più bruciature e ustioni si hanno, maggiore è considerato il coraggio di chi esegue questo gesto estremo. Ma soprattutto, migliore è la sua popolarità sui social: si ricevono centinaia se non migliaia di mi piace.

Una mamma lancia l’allarme

Jamie Prescott è uno dei tanti genitori che ha dovuto scontrarsi con questo arduo problema che si sta diffondendo in rete quasi come fosse un virus. Sua figlia Ellie, di quindici anni, ha aderito alla challenge provocando ustioni gravissime sul suo braccio. Per questo motivo ha voluto mettere in guardia tutti i genitori mostrando le foto della figlia sui social network.

«A tutti i genitori che hanno bambini, per favore mettetevi a sedere e mostrate loro queste immagini. Questi sono i risultati dannosi di qualcosa noto come The Deodorant Challenge, la sfida che sta attualmente facendo il giro a Yate e che letteralmente consiste nel spruzzare deodoranti su qualcun altro il più a lungo possibile», si legge nei suoi post. Le foto che ha mostrato nelle pagine dei vari social sono quelle della figlia che a causa dei danni necessita un innesto cutaneo. Inoltre sua figlia deve recarsi in ambulatorio per le cure almeno una volta a settimana. «Questa sfida deve essere resa quanto più pubblica possibile. È semplicemente orrenda e bisogna fermarla», ha dichiarato la madre.

Come è iniziato?

La giovane Ellie Prescott ha raccontato che tutto è iniziato un giorno mentre andava al parco con gli amici. Un ragazzo le ha chiesto di scoprire il braccio e accettare la sfida del deodorante. «Sembra una cosa abbastanza comune, molte persone mi hanno mostrato le loro braccia dopo averlo fatto un po’ di tempo prima», racconta la ragazza.

Il pericolo del deodorante

Il deodorante può sembrare un prodotto innocuo ma non lo è affatto e tutti – genitori e figli – dovrebbero rendersi conto che questo non è un gioco ma è un’idiozia che può portare gravi conseguenze per la salute. «A seconda di quanto tempo spruzzano l’aerosol sulla loro pelle, i ragazzi possono procurarsi bruciature di primo, secondo e persino di terzo grado», spiega David Smart, dermatologo dell’Università della salute dell’Utah, in un post.

«Le ustioni provengono rapidamente dal gas pressurizzato che si trova all’interno. Il calo della temperatura congela la pelle, causando un danno molto simile a una bruciatura». Va da sé che il deodorante non è un prodotto concepito per essere utilizzato in quantità così elevate. «Ci vuole davvero impegno, come nel caso della sfida del deodorante, per bruciare te stesso con un deodorante spray», continua Smart. Un caso simile era stato riportato anche tempo fa sul The Sun, quando la mamma di una ragazza di 13 anni ha denunciato il caso della figlia che ha avuto ustioni di terzo grado a causa della Challenge.

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